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Articoli pubblicati dal dott. Tondi


01-2016 Rivista 231 (pdf consultabile)
RISK MANAGEMENT REGARDING ITALIAN SME's

03-2015 Rivista 231 (pdf consultabile)
BRIEF REFLECTIONS ON THE CRIME OF SELF-LAUNDERING

04-2013 Rivista 231 (pdf consultabile)
ENTI PUBBLICI ECONOMICI, ENTI STRUMENTALI DI ISTITUZIONI TERRITORIALI, SOCIETÀ PARTECIPATE DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: OBBLIGATORIO IL MOGC 231

01-2013 Rivista 231 (pdf consultabile)
IL REATO DI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI

02-2012 Rivista 231 (pdf consultabile)
I MODELLI DI "COMPLIANCE" NEL SETTORE DELLA FINANZA CONSUMER

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AREA FINANZIARIA

  • Business planning e pianificazione finanziaria

Implementare nuove strategie nell’impresa o rivisitare e modificare gli indirizzi strategici portatori del vantaggio competitivo passato ed attuale, significa innanzi tutto osservare a fondo i cosiddetti “sistemi di confine”, quali i mercati di approvvigionamento delle materie prime, del lavoro, dei servizi, delle tecnologie, delle risorse finanziarie, ecc. …, i mercati di sbocco per i vecchi e nuovi potenziali clienti in relazione ai vecchi e nuovi potenziali prodotti, e la cosiddetta “concorrenza”, di nicchia, di segmento o di mercato globale.

Ci si chiede perché l’imprenditore dovrebbe cambiare strategia o rivisitare/riformulare le strategie produttive/distributive/competitive già un tempo validamente testate ed affrancate.

La risposta è nel concetto di “innovazione”. L’imprenditore che non introduce nel suo business elementi innovativi di gestione, in qualsivoglia stazione della catena del valore delle sue attività, così da irrobustire i propri “punti di forza” ed eliminare quanto più possibile i “punti di debolezza” o i “gap” che lo allontanano dai migliori rendimenti della concorrenza, non potrà a lungo sopravvivere, perché la primordiale spinta competitiva e le “quote” di mercato in passato conquistate con tanti sacrifici sull’onda dell’antico successo, non si consolidano in modo autonomo e non sono affatto auto-rigeneranti, ma si stabilizzano temporaneamente con il contributo di idee vincenti rispetto alle azioni intraprese dai concorrenti ed altresì nella forma di un puntuale impulso reattivo manifestato nei confronti delle incessanti metamorfosi che subiscono gli stessi mercati nella loro globalità e frammentarietà, ed ancor più veementemente i sistemi di comunicazione, i sistemi distributivi, le tecnologie, i gusti degli utenti-consumatori e le loro abitudini di consumo.

Qualcuno ha sostenuto, non senza una valida ragione, che “ … la vera essenza del successo sta nel sostituire anzitempo ciò che ancora per qualche tempo potrebbe funzionare … “.

Ovviamente, molto spesso l’imprenditore accorto non sostituisce di getto la vecchia “creatura” che sta lentamente perdendo “attrattività”, ma cerca in qualche modo di “rivitalizzarla”, intelligentemente affiancandola con attività di rinnovata progettazione ed eliminando selettivamente “assets” non più considerati strategici, fino ad arrivare a percorrere sentieri diversificativi, anche se non completamente sostitutivi, spesso sinergicamente posizionati con i vecchi business, nella convinzione che ciò che gli appartiene di più caro è frutto del suo DNA di uomo d’affari, con la sua storia e le sue tradizioni.

La nostra attenzione, pertanto, è focalizzata:

  • sui modelli di pianificazione che l’imprenditore intenderà adottare;
  • sulla esplosione dei dati quantitativi e dei valori che tali modelli possono generare;
  • sulla verifica della coerenza organizzativa interna dei modelli adottati e dei dati generati;
  • sulla rispondenza delle ipotesi poste alla base dei modelli di pianificazione con il contesto competitivo attuale ed atteso;
  • sulla costruzione di schemi sintetici previsionali e diagrammi illustrativi in “ambiente” patrimoniale, economico e finanziario e lungo tutto “l’orizzonte temporale di valutazione” delle strategie;
  • sulla identificazione dei principali e più significativi indicatori di “performance” in grado di saggiare/verificare sia i risultati di breve periodo ed il loro progressivo avvicinamento ai migliori rendimenti posti a programma, sia la consistenza e l’estensione del “valore” che tali strategie avranno creato in azienda al termine dell’intero periodo/processo di pianificazione.

Il Nostro impegno sarà anche quello di affiancare l’imprenditore nelle indagini che andranno a condursi sugli eventuali scostamenti riscontrati tra quanto sia stato contemplato nella fase di costruzione del modello di pianificazione e quanto sia stato pragmaticamente rilevato nei successivi consuntivi annuali.

Ogni dato quantitativo e numerico riferito alle risorse impegnate ed alle “utilità” prodotte e consegnate ai mercati sarà attentamente vagliato nel suo sviluppo e decorso programmatico, al fine di identificare eventuali “lacerazioni” e/o incoerenze nel contesto dell’intera “matrice” rappresentativa degli eventi, che necessitano di immediati interventi correttivi e risolutivi.

Nella ergonomia dell’intera transizione, la Nostra organizzazione affiancherà l’impresa anche nella ricerca di fonti di finanziamento alternative che appaiono più immediatamente fruibili per il sostentamento del piano strategico varato.

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